Lettera datata 18 agosto 1869 da Ferdinando Panciatichi a Massimiliano Guerri

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A C (Amico Carissimo)

A mia giustificazione presso li Elettori per aver declinato l’onore di rappresentarli al consiglio provinciale, credo opportuno di emettere la seguente dichiarazione che farai conoscere confidenzialmente ai tuoi amici

Io sono ugualmente nemico dei debiti come delle nuove e ognor crescenti imposte e più ancora di quella ingiustificabile inquisizione delli affari privati e di quella intollerabil tirannia amministrativa che con interminabile formalità obbliga presso che tutti i giorni i padri di famiglia con perdita di tempo e di denaro a ricorrere al capo-luogo e che è il corollario obbligato dello spreco della pubblica fortuna, dell’avidità delli speculatori come della impudente malversazione che vien tutto giorno glorificata a suon di tromba dai fautori dei pubblicani e alla cui ombra vivono e lussureggiano tante piante parassite.
Disgraziatamente, sia colpa delle circostanze e delli uomini, queste mie opinioni non sono divise dalla pluralità, anzi a molti sembrano un anacronismo. Più volte ho visto per prova che se taluno si mostra avverso a qualche progetto che sotto mendaci colori sia in realtà funesto al pubblico bene, un ministeriale trova la vostra opposizione perfettamente faziosa, un moderato vi prende per un retrogrado, ossivvero per uno che come lui, ma per diversa strada, si ammanti del pubblico bene per carpir ricchezze ed onori vestendo la livrea dell’opposizione. Un esaltato poi vi stringe la mano sperando di trovare in voi un complice che giovandosi delli spropositi governativi miri anch’esso come lui a rovesciare l’ordine di cose stabilite con nuovi rivolgimenti.
Che se per esempio voi trovate che il Demanio si fa la parte del Leone nello svincolamento di quei beni di Chiesa che appartengono direttamente ai particolari e ai singoli comuni allora i Paolotti sognano che appartenete alla loro setta vi domandano a faccia fessa di contribuire all’obolo di San Pietro pronti a canonizzarvi o a lapidarvi secondo il bisogno ! (lascio nella penna le amenità dei giornali e le benevole insinuazioni sulla vostra condotta pubblica e privata) Ma tutti, tutti sono lontani le mille miglia dal credere che se vi opponete all’andazzo presente sia senza via di parte o …. di persone ma solo perché nel presente sistema vi trovate un danno o un grave pericolo per la nazione, che se per caso tutti questi signori potessero sospettare la verità vi chiuderebbero in Bonifazio come un insensato, o per lo meno canterebbero su tutti i tuoni che meritate di essere impagliato e messo alla specola come una bestia antidiluviana.
Riassumendo il mio discorso, dirò ai miei elettori che essendo ormai troppo vecchio per poter cambiare stile e subire impunemente la famosa unificazione di pesi e misure, nelle mie antiche convinzioni urlando con i lupi e belando cogli agnelli, amo meglio esser vittima che complice nelle dolorose fasi di un bugiardo progresso e perciò mi trovo impotente a prendere una parte attiva comunque nelli affari del mio paese non sapendo e non volendo ciurlare nel manico.

Ferdinando Panciatichi

Addì 18 agosto 1869
Signor Massimiliano Guerri
Consiglier comunale
Fronzano

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