Lettera datata 3 settembre 1873 da Ferdinando Panciatichi a Massimiliano Guerri

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Sammezzano 3 settembre 1873
Caro Massimiliano
Ho ricevuta la tua lettera e quanto conteneva . l’Epistola è molto sublime e mi rallegro teco degli epiteti graziosi che ti vengono prodigati. Ma parliamo sul serio perché ho un piacere da chiederti, vorrei che tu persuadessi tuo cugino da desistere dalla sua idea di scrivere un altro articolo su Sammezzano e ciò francamente finchè io sono inconscio del fatto va benissimo e non ho che da essere grato a colui che parla della mia Villa e dei lavori che vi ho eseguiti, ma quando si può pensare che io vi ho partecipato consigliandoli, pagandoli ed accettandoli ciò mi produce l’effetto di una réclame alla Francese, contraria affatto al mio modo di agire e alle mie convinzioni personali. Oltre che non vi trovo nemmeno soddisfazione pensando al mio amor proprio artistico. Spero che tu mi capisci ma ciò non togliendo che io son gratissimo a tuo cugino per i suoi articoli e al sig. Norton che contro mio merito si è occupato di me, ti prego farti interprete presso ambedue dei miei ringraziamenti. Anzi conto sopra la tua amicizia perché francamente ciò rimanga fra noi e tu mi dica se devo mandare 40 lire al primo per i suoi due articoli , come ciò usa farsi. Avevo già letti ambedue sia sulla Gazzetta d’Italia alla quale sono abbonato come nell’Arte che gentilmente mi spedì il sig. Asimolo al quale pure ti prego porgere i miei ringraziamenti. Per semplice curiosità ti mando una copia tratta dal Ripetti (Repetti) e contenente notizie storiche sopra a Sammezzano, ti prego però di rimandarmi tal foglio quando te ne sarai servito. Quanto alla politica non credo che la volontà dei capi possa influire quanto credi sui fatti futuri; quando certe idee sono infiltrate nelle masse o più presto o più tardi bisogna che qualche esplosione si faccia e mi pare che in Italia come in Francia si faccia di tutto per dar luogo a tali esplosioni perché è più facile che gli uomini perdonino il padre o il fratello ammazzato che la borsa smunta tutti i giorni poiché è appunto l’ingiuria continua che muove l’uomo a mettersi a qualunque cimento. Ora se tu guardi per esempio nella terza pagina della Gazzetta d’Italia vedrai tutti i giorni che Dio manda in terra la vendita del Poderino o della Casa per il valore di 2 o 3000 lire ad istanza dell’esattore. Sicchè volere o non volere un governo che ingiuria tutti i piccoli possidenti bisogna che finisca per alienarsi le masse.
Il danno poi che viene dall’interpretazione che danno i Preti a tutte le ordinanze che vengono dal Governo è incalcolabile e non bisogna credere che perché noi non crediamo un accidenti sia lo stesso del popolo. E’ anzi naturale che il Contadino che ha bisogno di un consiglio, di un memoriale in cui si rivolga piuttosto al Prete che all’Esattore Comunale o all’Usciere del Tribunale . Ma da ultimo la colpa sarà dei signori liberali perché il troppo stroppia in tutte le cose e mi pare che da un pezzo si abusi di tutto. E’ poi falso, ma perfettamente falso che a forza di scuole si moralizzino le popolazioni . Quello che giova non è la scuola, ma ciò che vi s’insegna perché per esempio tutti i capi della Comune non eran gente che mancassero d’Istruzione né di talento; ma in Italia si fabbricano molti asini che si vestono da dottori e che con quella veste pretendono poi ad aver un largo posto al sole sulla faccia della terra. Come per esempio quelli dell’Istituto Forestale, Istituti Agrari ecc ecc.
Stai bene e credimi tuo affezionato F P X ""