Lettera 3 ottobre 1865 da Ferdinando Panciatichi a Massimiliano Guerri

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Mio Carissimo

riguardo a quel tale signore, è un fatto che nel 51 il suo patrimonio era oberato dai debiti e che l’anno passato il mio legale mi assicurò che avendo fatto delle indagini, in questo rapporto trovò che il di lui patrimonio era perfettamente libero da ogni ipoteca.
Comunque sia io non posso partecipare alla vostra opinione secondo cui sarebbe possibile che uno pagasse i suoi debiti senza radiare le iscrizioni che pesano sul proprio patrimonio, giacché la prima operazione sarebbe inutile se non fosse susseguita dalla seconda. In ogni evento potete però fare la spesa necessaria per accertarvi del fatto. Gradisco assai che il signor Mastinati si porti con voi a combattere la candidatura del sig. Fenzi, giacchè sarebbe difficile il trovare il concorso di un uomo più svegliato e popolare di lui. Tale mia opinione vi è garante che lo vedrò con molto piacere a questa Villa di Sammezzano e che non mancherò di farvi trovare il legno all’ora che voi indicate. Vi compiego la lettera per il sig. Mannozzi come mi chiedete. E’ inutile che vi raccomandi di usare una certa prudenza per non destare la suscettibilità di campanile e forse le idee non troppo avanzate di codesto rispettabilissimo signore.
Profitto dell’occasione per dirmi vostro devotissimo servo Ferdinando Panciatichi
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